La statistica per conoscere e per decidere

Nell’ambito del PIANETA GALILEO 2010, nella mia scuola (non ho usato “nostra”, profema!) le classi quinte hanno assistito ad una conferenza di introduzione alla statistica. Le relatrici, la prof.ssa Alessandra Petrucci ( Università di Firenze) e la prof.ssa Carla Rampichini (Università di Firenze),  hanno gentilmente fornito le diapositive, relative all’incontro, che pubblico con piacere. Si tratta di un primo approccio alla statistica utilizzando un linguaggio semplice, con pochi  termini tecnici e diversi esempi. Alla fine un test per  valutare il ragionamento statistico.

A cosa serve?

L’obiezione più frequente allo studio della matematica è “sì vabbe’ ma a cosa mi serve?”, da studente ho sentito molte volte chi era in difficoltà con i numeri rivolgere questa domanda a chi cercava di insegnargli matematica, le risposte erano molte, le più varie, cercavano tutte di dimostrare l’utilità della matematica : serve per fare la spesa, serve per mandare le navicelle spaziali sulla luna, serve per far funzionare i computer. Ma erano risposte che non convincevano mai nessuno, non si capiva allora come una relazione biunivoca, o l’intersezione di due insiemi, o un’equazione di primo grado potessero trasformarsi in un allunaggio o in youtube (allora non c’era youtube e neanche la rete e non era il giurassico sapete? erano solo 15 anni fa mentre voi nascevate)…eppure è così. Purtroppo molti di voi non vedranno mai questo miracolo trasformarsi in realtà, non vedranno un modello matematico trasformasi in telefono cellulare, o in televisore al plasma, ma questo non è un buon motivo per considerare la matematica inutile. Se doveste studiare una materia per la sua utilità potreste anche smettere di andare a scuola, niente di quello che studiate serve veramente nella vita di tutti i giorni, basterebbe quello che avete imparato alle elementari, leggere scrivere e far di conto si diceva una volta….eppure per essere persone complete, per essere liberi realmente, per poter disporre della vostra vita, per scegliere in autonomia, per potervi distinguere, conoscere e capire è fondamentale, saper ragionare, intrecciare i dati a vostra disposizione, saper partire da una tesi per dimostrarla o confutarla…la scuola superiore insegna questo, l’università insegna questo, a scuola non si impara un mestiere, ma si impara ad impararlo nel modo migliore e più veloce possibile. La matematica è la parte che in questa formazione nutre la razionalità, il rigore, l’abitudine al rispetto delle regole, insegna che 2+2 può fare soltanto 4 e che un’equazione di primo grado ammette una ed una sola soluzione, la matematica è fatta di un linguaggio rigoroso come rigorosa è la sua sintassi, proprio come avviene con l’italiano dove c’è una grammatica, una sintassi e un’ortografia e dove non vi sognereste mai di scrivere “ma però”….non ve lo sognate vero? 😛 Studiatela non per saper risolvere un’equazione ma per abituarvi a saperla risolvere, studiatela come se fosse una sfida, immaginatela come un gioco, un enigma da sciogliere, sfidatevi e sfidate le vostre insegnanti, dimostrategli che siete in grado…non c’è niente di meglio della soddisfazione di riuscire in qualcosa che si pensava non essere in grado di fare, non nascondetevi è da vili, non scappate è da bambini….

Mi chiamo Francesco non sono un professore, non ho intenzione di sostituirmi a loro, a parte questo primo pistolotto, non avrete da me paternali, sono un ragazzo come voi ho solo qualche anno in più, ma solo all’anagrafe,  mi è stato chiesto di contribuire a questo blog, lo faccio con molto piacere, spero di poter dare un contributo utile…

Intanto risolvete questo: Un tale possiede una catena d’oro composta da sette anelli e non richiusa su se stessa. Un giorno, spinto dal bisogno, è costretto a chiedere in prestito un cavallo ad un suo conoscente per sette giorni. In cambio però, quest’ultimo vuole la catena d’oro e chiede di venir ricompensato con un anello al giorno, per ognuno dei sette giorni. Qual è il numero minimo di anelli della catena che occorre rompere perchè questo sia possibile?

Mentoring on line

Allora ragazzi, è giunto il momento di utilizzare questo blog per chiedere argomenti che volete ripassare o approfondire, questioni particolari o esercizi che non vi riescono. Fatelo nei commenti in questo post o in email private agli insegnanti.

Vi risponderemo al più presto.

matematica e italiano

Dunque…questo dovrebbe essere un blog di matematica per la matematica. Ma quando si scrivono i post o i commenti dovremmo cercare di scrivere in italiano corretto… con le parole scritte con tutte le lettere, senza k fuori luogo, senza errori di ortografia o di grammatica: abbiamo tutti cura di questo senza però lasciare che questa cosa ci preoccupi così tanto che per paura di sbagliare non scriviamo proprio più… se scappa un errore ci correggeremo a vicenda, senza problemi. E comunque ci sono i programmi che evidenziano gli errori. Prof1

si parte… (?)

Questo è, per adesso, solo un tentativo di aprire un blog di matematica per le classi terze dell’istituto dove io insegno, per l’appunto, matematica.

Primo passo: approvazione del Collegio Docenti.

Secondo passo: capacità di collaborazione tra docenti e studenti, volontà di partecipazione degli studenti stessi.

Terzo passo (e condizione essenziale) : desiderio di apprendere le conoscenze matematiche e di acquisire le corrispondenti abilità e capacità da parte degli studenti.

Qualcosa mi dice che non funzionerà.

Prof1 (quella ottimista)